Quartiere
Barriera di Milano
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Quartiere sorto nel 1853 come prima cinta daziaria con lo scopo di garantire il controllo doganale sulle merci in entrata. Negli anni sessanta il quartiere diventa prettamente industriale ma negli ultimi anni ha visto una nuova rinascita con il recupero delle vecchie aree industriali trasformate in luoghi di incontro o zone verdi.
Su via Cigna, nell’ex area degli stabilimenti Fiat Iveco Telai è sorto il parco Aurelio Peccei, il primo parco “Smart” di Torino e, verosimilmente è unico nel suo genere anche nel panorama paesaggistico nazionale. La scelta dei progettisti e dell’amministrazione, fedele al tema dello sviluppo “smart” e delle politiche rispettose dell’ambiente, è stata quella di partire dal restauro e dalla conservazione delle memorie collettive, ma soprattutto di puntare sulla ricostruzione vegetativa e sull’utilizzo di materiali altamente ecologici.
Nell’area più vicina al Bamboo Eco Hostel invece, nel 2014 è stato indetto il progetto B-ART per la riqualificazione di tredici pareti vuote di palazzi privati ed edifici pubblici attraverso la realizzazione di grandi murales. Il progetto è stato vinto da Millo il quale nel settembre dello stesso anno ha iniziato dei suoi murales.
Proprio di fronte al parco si trova il Museo Ettore Fico (Via Cigna 114) dedicato alle opere del pittore biellese Ettore Fico. Il museo nasce dalla ristrutturazione e riconversione di uno stabilimento industriale specializzato nella costruzione di macchine per la smaltatura di fili di rame Il Museo è stato inaugurato ufficialmente ed aperto al pubblico il 14 settembre 2014 e premiato nel giugno 2015 nel concorso Architetture rivelate”.
Un’altra area riqualificata di recente è quella del mercato di Piazza Foroni nato nel 1926. Nel 2014 sono iniziati i lavori di rifacimento del mercato, terminati nel dicembre del 2015 con un nuovissimo spazio per il mercato moderno e funzionale. Negli anni novanta il quartiere di Barriera assume una forte connotazione operaia accogliendo molte famiglie dal meridione, soprattutto dalla città di Cerignola. Grazie alle usanze e alle tradizioni della comunità cerignolese la piazza che ospita il mercato prende il nome di piazzetta Cerignola.
Poco più in là sorgono invece i Docks Dora (Via Valprato 68), sorgono come magazzini generali tra il 1912 e il 1914 in concomitanza con la nuova cinta daziaria di Torino. Il nuovo impianto mercantile offriva servizio di custodia e conservazione merci – soprattutto generi alimentari – in franchigia daziaria. Diverse furono le funzioni assolte dai magazzini: i locali interrati ospitavano vini e formaggi, mentre una cella frigorifera occupava un’intera manica e riforniva di ghiaccio la città.
I magazzini generali rimasero in attività per tutto il primo Novecento e per un paio di decenni del secondo dopoguerra, andando incontro alla dismissione negli anni sessanta. Ormai dismessi dalla loro funzione originaria, i Docks Dora non tardarono a rianimarsi di vita nei decenni successivi. Al loro interno, a partire dagli anni ottanta, vengono organizzate manifestazioni artistico-culturali e forme di intrattenimento. Sede di gallerie d’arte contemporanea, circoli privati, studi di artisti e musicisti, sale di prova e di registrazione, studi di architettura, locali notturni.
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